Alla Scoperta dell’Islanda: Un Epico Itinerario On the Road in 6 Giorni tra Ghiacciai e Vulcani

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Un Epico Itinerario On the Road in 6 Giorni tra Ghiacciai e Vulcani

Ciao viaggiatori e benvenuti nel magico mondo di ghiaccio e fuoco, dove la potente forza della natura si svela nella sua magnificenza. L’Islanda è una sinfonia di paesaggi straordinari, una danza tra il freddo dei ghiacciai e il calore delle sorgenti termali. In questo itinerario di sei giorni on the road, vi invito a esplorare i segreti di questa terra magica, dove la bellezza selvaggia e la storia millenaria si intrecciano in un connubio unico.

In questa terra di magia e meraviglia, l’Islanda si rivela come il paradiso per chi ama esplorare al volante. Guidare qui è un’esperienza oltre l’ordinario, un viaggio che si snoda attraverso scenari epici, indubbiamente il posto più bello in cui abbia mai guidato, con paesaggi così stupefacenti da rendere ogni curva della strada un’emozione da vivere appieno.Essere al volante in questa terra supera persino le leggendarie strade americane.

Qual è il miglior periodo per partire per l’Islanda?

Il momento ideale per esplorare l’Islanda è durante la stagione estiva, caratterizzata da temperature gradevoli e giornate incredibilmente lunghe. Tuttavia, per coloro che desiderano sperimentare la magia dell’aurora boreale e vivere la peculiarità di giornate quasi senza luce solare, il periodo ottobre-aprile è più indicato. In alternativa, maggio e settembre sono altrettanto propizi per una visita alle regioni meridionali dell’Islanda.

Qui sotto vi lascio l’itinerario esatto che ho seguito nel mio viaggio di gruppo in Islanda ad inizio dicembre. Tenete conto che in questo periodo si va in Islanda principalmente per vedere l’aurora boreale, poiché le ore di luce sono veramente poche, il sole sorge circa alle 11/11:30 e tramonta intorno alle 15:30, quindi di media avrete circa 5 ore di luce.

Giorno 1: Arrivo

Il primo giorno ho ritirato il mezzo e abbiamo fatto un primo giro a Reykjavik.

Giorno 2: Bjarnafoss, Londrangar, Djupalonssandur, Kirkjufell

Siamo partiti in direzione di Bjarnafoss, un assaggio delle cascate islandesi. Qui, se non è ghiacciato, potete camminare quasi fino alla base della cascata. La tappa successiva è stata Londrangar, un tratto costiero frastagliato fatto di roccia lavica.

Ci siamo poi diretti a Djupalonssandur, una bellissima spiaggia di sassi neri dove abbiamo visto i pezzi arrugginiti di una vecchia imbarcazione affondata anni fa. Dopo pranzo ci siamo diretti in uno dei posti più famosi d’Islanda, Kirkjufell. A questo punto il sole aveva già tramontato, e ci siamo diretti verso l’ostello “Englendingavík Homestay”Borgarnes.

Giorno 3: Golden Circle – Thingvellir, Geyser, Gullfoss, Kerid

Oggi abbiamo visitato il famoso Golden Circle.

La prima tappa è il parco nazionale di Thingvellir, un sito storico dove si vede la divisione tra le placche continentali euroasiatica e nord americana.

Le placche si muovono, fanno a pezzi il paesaggio, causando crepe e fessure nella regione; una di queste fessure, Silfra, è piena di acqua di fusione proveniente dal secondo ghiacciaio più grande d’Islanda.

La tappa successiva è stata la zona geotermica di Geyser dove troverete il geyser attivo Strokkur. A breve distanza dalla zona di Geysir si trova la magnifica cascata di Gullfoss, una delle cascate più note del paese.

L’ultima tappa è stata Kerid, un cratere vulcanico con un lago interno. Abbiamo dormito nel nostro ostello a Selfoss.

Giorno 4: Seljalandsfoss, Skogafoss, Black Sand Beach, Dyrholaey

Abbiamo viaggiato lungo la splendida costa meridionale dell’Islanda guidando oltre i possenti ghiacciai.

La prima cascata in cui ci siamo fermati è Seljalandsfoss. La particolarità di questo spettacolo della natura è che si può camminare fin dietro la cascata. Qui vi consiglio di andare a sinistra e camminare lungo il percorso, arriverete ad un fiume, sulla destra avrete una caverna con una cascata pazzesca, sembra impossibile da raggiungere ma se vi avvicinerete noterete che l’acqua in quel punto è più bassa e ci sono dei sassi che vi aiuteranno a raggiungere l’interno della caverna. 

Veramente imperdibile. Abbiamo poi fatto tappa a Skogafoss, una cascata visitabile anche dall’alto tramite un percorso sulla destra. La tappa successiva è stata la famosa Black Sand Beach, considerata una delle spiagge più pericolose al mondo.

Ci siamo poi diretti al faro di Dyrholaey: la vista da qui è assolutamente incredibile, potrete osservare un tramonto indimenticabile.

Giorno 5: Balene, SkyLagoon, Reykjavik

Siamo tornati verso Reykjavík e dopo aver pranzato ci siamo diretti al porto per imbarcarci su una barca per avvistare le balene.

Dopo questa esperienza siamo andati a rilassarci alla SkyLagoon, delle terme con una vista meravigliosa.

Abbiamo finito la giornata girando per il centro della capitale.

Giorno 6: Volo di ritorno

La mattina abbiamo approfittato per fare colazione e poi ci siamo diretti in aeroporto per il volo di ritorno.

L’Islanda ha lasciato un’impronta indelebile nei mie ricordi, e non vedo l’ora di tornarci. Si dice che ogni viaggio in questa terra di ghiaccio e fuoco sia unico, e la promessa di scoprire nuovi scenari e segreti in ogni visita rende l’attesa ancora più emozionante.

Auguro a tutti voi di intraprendere un viaggio simile, di lasciarsi incantare dalla bellezza selvaggia e dalla forza straordinaria dell’Islanda.

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L'autore

Filippo Quitadamo

Sono un appassionato viaggiatore che ha deciso di seguire il proprio sogno di un’avventura dopo il periodo della pandemia.

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